Luna piena, Licantropi e Lupimannari
L'ha scritt Carmela "Jatta acrest'"   
sabato 03 marzo 2007
La notte tra il 3 e il 4 marzo 2007 sarà davvero una notte magica, una notte da ricordare.
Alzando gli occhi al cielo, si potrà infatti osservare il fenomeno della luna piena e l'eclisse totale di luna.
Nella vita il ripetersi di certi eventi, legati alle fasi lunari, hanno spinto l'uomo a creare credenze e superstizioni per dare una giustificazione fantastica a questi fenomeni, che fin dall'antichità sono stati al centro di miti e leggende dei popoli della terra.

Ammirando la splendente luna piena che da ieri sera illumina il nostro cielo mi sono ricordata di una leggenda che lessi durante gli anni delle scuole elementari.
LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA
Tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che danzava tra le nuvole.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, infastidita, gli chiese:
- Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-
- Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo.
La luna, allora, impietosita, cominciò lentamente a gonfiarsi fino a diventare grande e luminosissima.
- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il lupo cominciò a vagare e dopo un pò ritrovò il piccolo, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte a sé e, felice ed emozionato, ringraziò volte la luna e poi ritornò felice nella sua tana insieme al suo lupacchiotto.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi regalarono alla luna il dono di diventare tonda e luminosa, ogni trenta giorni, per dare la possibilità ai cuccioli del mondo intero, che si sono persi allontanandosi da casa, di alzare gli occhi al cielo, ammirarla in tutto il suo splendore, e ritrovare la strada.
I lupi lo sanno, ed ogni volta ululano festosi alla luna piena per ringraziarla.

Ma non tutte le leggende legate alla luna sono così belle...........

..........ma non per questo sono meno interessanti.

Molte storie, parlano di esseri terrificanti,  i lupi mannari, in gergo meridionale detti lupomini e nel salento e da noi nel tarantino lupinari.

Ma facciamo un pò di storia......

Moltissime sono le tradizioni degli uomini lupo sparse in tutto il mondo; forse la più antica la ritroviamo nella Bibbia, dove re Nabucodonosor, a causa della sua vanità, fu trasformato da Dio in un lupo.
Esempi di divinità dalle sembianze animalesche le troviamo anche nella mitologia egiziana dove si parla di Anubi, il dio sciacallo o ancora il dio lupo Ap-uat che  traghettava i morti nell’aldilà.
Nella mitologia nordica,il lupo  è simbolo di vita, troviamo come fedeli compagni di Odino i canidi Freki e Geri, mentre simbolo della apocalisse finale è il lupo Fenrir.

Nel 1500-1600 la caccia alle streghe diviene anche caccia al licantropo che viene visto come mostro o come malato affetto da “melanconia celebrale”, una forma di quella che chiameremmo oggi schizofrenia.
Nascono così le tradizioni legate ai “lupomini” uomini che si trasformavano in lupi. Moltissime sono le tradizioni popolari e i racconti sui licantropi, spesso vecchi guaritori o semplici malati di mente, venivano scambiati come adoratori del demonio.
La religione Cristiana, per esorcizzare questi antichi ricordi e per guarire queste malattie legate a  satana introdusse nella cultura popolare santi guaritori come Sant’Antonio da Padova e il più famoso San Vito, legato al famoso “ballo del santo”, un modo per esorcizzare epilessie e malattie “lunari”, per non parlare di San Francesco d’Assisi e la vicenda del lupo.

Molti pensano che i Licantropi e i Lupi mannari siano la stessa cosa ma si sbagliano perchè Licantropi si nasce Lupi mannari si diventa.

Mi spiego.

Il Licantropo è un essere metà uomo e metà lupo, solitamente viene colpito da questa sorte di malattia magica il più giovane di una famiglia di sette figli.
Generalmente il Licantropo si presenta magro, di carnagione giallognola e ipertricotico.
Nelle notti di luna piena si trasforma in lupo e attacca persone o animali, ha paura del fuoco.
Prima dell' alba cerca un luogo appartato e tranquillo, solitamente un cimitero dove poter ritornare uomo.

Il licantropo detto anche uomo-lupo è una delle creature mostruose del folklore e della fantasia popolare. Secondo la leggenda, il licantropo è un uomo condannato da una maledizione che, ad ogni plenilunio lo costringe a trasformarsi ricoprendosi di peli e diventando veloce e aggressivo. Lo si può uccidere solo con un' arma d' argento, in quanto ritenuto il metallo più sacro.
Secondo alcune interpretazioni, il licantropo sarebbe in grado di trasmettere la propria "malattia" ad un altro essere umano dopo averlo morso.

Un umano morso da un Licantropo diventa Lupo mannaro o lupinario.
Secondo la tradizione, anche il lupinario subisce una trasformazione in seguito all' influsso della luna piena. Il suo ululato è simile a quello del lupo, in realtà è un vero e proprio strillo di dolore...... nelle notti di luna piena si sentono strilli lacerare improvvisamente la quiete della notte...e al mattino è facile trovare le fontane aperte o le vasche d'acqua divelte, dove il lupo mannaro, in preda al forte calore corporeo vi ci aveva trovato refrigerio durante la notte.

Il lupinario, secondo alcuni racconti di paese, appena uscito di casa, custodiva gli abiti in un posto segreto per scorrazzare nei campi e alla periferia del paese. Prima dell' alba, poi, riprendeva i vestiti e raspava alla sua porta di casa, ma soltanto al terzo tentativo i familiari potevano aprirgli. Anzi, in qualche abitazione si praticava un foro nell' uscio per essere certi dell' avvenuta trasformazione del proprio congiunto da lupo a uomo.

Fisicamente distinguere un Licantropo da un lupinario è impossibile perchè si trasformano nello stesso animale peloso con artigli affilati e molto resistenti, e denti aguzzi e taglienti.

Ma anche contro licantropi e lupinari ci sono dei rimedi.................

..........Per curare un Lupinario morso da un Licantropo basta pungerlo con un ago d' argento e fargli uscire una goccia di sangue, ma bisogna farlo prima della sua prima luna piena.

...............Un consiglio infallibile per non incontrare mai un lupinario, è quello di non ritirarsi mai a notte tarda  durante le notti di plenilunio.

Se però dovesse capitare di fare tardi e incontrare un lupinario, ricordate:
 - bastava mettersi al centro di un incrocio;  infatti, il segno di croce incuoteva paura al licantropo che evitava, perciò, di attraversare ogni quadrivio.

Se non ci sono incroci, allora
- salite un gradino;  licantropi e i lupinari, una volta trasformati non sanno salire le scale! .....neanche un gradino.

- Il modo migliore per far allontanare un licantropo o un lupo mannaro da un luogo è quello di mettere sulla parete una stella a cinque punte (pentacolo), con ai lati due candele bianche.

- Un' altro è quello di spargere del sale grosso a terra, perchè nel caso il licantropo o il Lupo mannaro che arriva, si fermerà a contare i granelli di sale e non si preoccuperà più di ciò che gli succede intorno...... ma quando finirà di contare sarà meglio fuggire a gambe levate.

Lo stesso motivo induceva i nostri antenati a tracciare a Natale con dei carboni accesi, per tre notti consecutive, una croce sotto la pianta dei piedi dei piccoli affinché venisse loro scongiurato da grandi l' eventuale grave disturbo della licantropia.

...........Per fortuna, col diffondersi dei mezzi di comunicazione, il lupo mannaro ha trovato il suo nuovo ruolo soltanto nei film e non turba più il sonno delle famiglie........

Comunque questa notte di plenilunio e di eclisse, fate tesoro di questi vecchi consigli.

Carmela, che prevenire è meglio che curare