Storia di A ci Para ve'nbort |
L'ha scritt Andrea | |
giovedì 26 agosto 2004 | |
Le origini di Taranto, secondo una antica leggenda, risalgono a circa 1200 anni prima della fondazione di Roma, quando Tiras o Taras, figlio di Nettuno, giunse in riva della foce del fiume Tara, nei pressi dell'attuale città, e mentre celebrava un rito in onore del divino padre vide apparire un delfino. E fu proprio questa incertezza sul nome del figlio di Nettuno che ha dato origine all'attuale nome del noto gioco di strada "A ci para ve' 'n bort". Circa 1100 anni prima della fondazione di Roma, in onore appunto della leggenda di Tiras, il gioco era da tutti noto come "A ci Tiras [e sbaglia, n.d.r.] ve 'n bort". (Questo tra l'altro sarebbe piu' logico dell'attuale espressione "A ci para ve' 'n bort") Con la colonizzazione da parte degli spartani intorno al 700 a.C., il nome del figlio di Nettuno venne ricordato da tutti non piu' come Tiras, bensì come Taras. Gli abitanti della città egemone della Lega italiota furono cosi' costretti a cambiare il nome del gioco in "A ci Taras ve'nbort", ma ovviamente non ebbe lo stesso effetto e il gioco fu abbandonato per molti anni. Dopo la distruzione di Sibari (510) Taranto divenne la più importante città greca dell'Italia meridionale ed emporio di primaria grandezza. Fonti storiche attestano che fu durante tale vittoria che i Tarantini iniziarono a cantare la canzone "Sibari merda !!! Sì-Sibari merda !!! ...", divenuta poi "E Bari merda!!!... Bari-Bari meeerda !!!" solo nel 165 con Ferdinando d'Aragona. Nel 1502 Taranto fu occupata dagli Spagnoli e il gioco di strada fu ripreso da molti. L'errore fatto dagli Spagnoli, errore che ancora oggi molti fanno, fu quello di leggere sullo stemma di Taranto la scritta TAPAZ invece di TARAS, ignorando il fatto che fosse una scritta greca. La poca conoscenza della lingua greca fece sì che i documenti ritrovati furonno tradotti con vera incompetenza ed il nome del gioco fu cambiato ancora una volta da "A ci Taras ve'nbort" in "A ci Para ve'nbort", nome che ancora oggi noi tutti ricordiamo. |
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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 02 agosto 2006 ) |
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