Inizia il cammino... |
L'ha scritt Aldo "Diecipalazzine" | |
sabato 05 gennaio 2008 | |
Come gli anni avanzano in fila così i fedeli tarantini si apprestano ad avanzare con cadenza misurata nelle 29 processioni che solcheranno le amate strade della due città.
La prima ad apparire è la processione d’ U BAMMINE ALL’ERTE (Gesù Bambino in piedi) che in tempi passati si svolgeva il primo giorno dell'anno. Ad organizzarla è la confraternita del S.S. Nome di Dio, fondata nel 1580, i quali per statuto avevano l’obbligo nel giorno del del SS. Nome di Dio, il primo gennaio appunto, a confessarsi e comunicarsi con l’abito di rito e mozzetta. Quest’abito composto da camice bianco, mozzetta color crema con l’effige dorata di Gesù Bambino in piedi situata sul lato sinistro, purtroppo non si è perpetuato ed oggi è stato sostituito da quello con la mozzetta rossa della congrega di San Cataldo. La fascia alla vita e il cappello appartengono invece alla confraternita della SS Croce. Grazie alla abilità da segugio derra rete di Mimmo "U'Paccie", ecco a voi anche il VIDEO e una carrellata di FOTO La confraternita del SS. Nome di Dio non ha mai avuto numerosi iscritti e nel loro giorno i propri aderenti, dovevano adunarsi nella Cappella del Convento dei Predicatori che corrisponde alla Cappella in San Domenico nella quale la Congrega dell’Addolorata allestisce il Sepolcro del Giovedì Santo. La processione stessa è stata ripresa nel 1976 dopo ben venticinque anni di interruzione. Il percorso è rimasto lo stesso e dopo la Santa Messa che ha inizio alle 9 e 30, si snoda partendo da San Domenico per il pendio omonimo, si porta su via Duomo per giungere poi in piazza Castello, gira per il Pendio la Riccia, via di Mezzo, Vico Vianuova, via Garibaldi, via Cariati, piazza Fontana, via De Tullio, per riprendere infine il Pendio San Domenico che la conduce al giusto ricovero. L’apparizione del Bambino sulla scala a tenaglia della chiesa di San Domenico viene accolta da un volo di colombi bianchi. La processione è aperta da un Confratello che reca il “campanello”, seguono il Crocifisso col pannello, i “fanali” e le varie coppie, segue il Padre Spirituale e poi la statua portata in spalla da otto Confratelli. La statua raffigura Gesù Bambino in piedi sopra una nuvoletta sorretta da tre angeli. Durante la sosta in Piazza Castello verso le 11 e 30, i fuochi di artificio faranno la loro parte e al rientro in chiesa invece a tutti i bambini presenti vengono distribuiti palloncini. Uno o due complessi bandistici accompagnano la processione e tutte le Confraternite delle città partecipano alla stessa. continuando il cammino… La processione del GESU’ BAMBINO DI LAMA …è parte della festa che ha luogo nella frazione di Lama che inizia sin dal primo mattino del giorno dell’Epifania e che viene annunciata agli abitanti della frazione da fragorosi petardi e dalla musica del complesso bandistico di turno. A mezzogiorno, dopo la messa sul sagrato della chiesa Regina Pacis (dove abbiamo battezzato mio figlio 16 anni fa…mi piaceva ricordare l’evento) il Gesù viene rimosso dall’altare e viene portato sul sagrato dove alla presenza del parroco si tiene l’asta tra le sette contrade (Bellatrase, Faito, Carelli, Capitignano, Battaglie, Fontane e San Domenico). La contrada vittoriosa ospiterà la processione che inizierà alle 15,00 in punto, la stessa sarà successivamente completata dall’arrivo dei Re Magi (calata dei Magi) i quali la condurranno nuovamente nello spazio antistante la chiesa per dare inizio alla suggestiva “recita”. Il testo della “recita” è antichissimo ed ha come corpo centrale i Re Magi che offrono i loro doni a Gesù spiegandone il significato, l’oro come simbolo di carità, l’incenso come rappresentazione della preghiera e la mirra quale simbolo della mortificazione. Anche Giuseppe e Maria contrariamente al passato, hanno voce nella “recita” che viene seguita, è il caso di dirlo, in religioso silenzio da tutti i fedeli sopravvenuti. La sacra rappresentazione veniva in origine ospitata nella masseria “La Battaglia” sempre nell’abitato di Lama, come narrato da Alfredo Majorano, e dal 1949 venne invece affidata al parroco della chiesa Regina Pacis che ne cura tutt’ora l’organizzazione. Alle 18,00 è prevista la celebrazione eucaristica e a seguire lo spettacolo musicale e gli immancabili fuochi pirotecnici. Una delle caratteristiche della festa popolare è il sorteggio dei vincitori della lotteria che viene organizzata per raccogliere i fondi necessari che saranno poi integrati da quelli scarni dell’asta e da quelli provenienti dagli enti locali. |
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Ultimo aggiornamento ( venerdì 11 gennaio 2008 ) |
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