Fisco, pernacchie e malesanghe: A proroga |
L'ha scritt Carmela "Jatta acrest'" | |
sabato 21 luglio 2007 | |
Il primo articolo di questa rubrica si era chiuso con qualche consiglio per adempiere alla scadenza della Dichiarazione dei redditi – che con un termine ormai desueto, ma a noi sempre caro, chiamiamo: “’U sett’e quarant’!”
Il tempo è passato, e io stessa ho derogato alla scadenza mensile che avevo prefissato per questa rubrica, perché le tasse ci spogliano, ed è bene non esagerare quando si trattano argomenti “sconci”su un forum, (anche se si chiama “purtuse”); e anche perchè questo è un periodo di ” frenetica stasi”. Una contraddizione in termini che ci si può spiegare semplicemente. “Basta la parola!”...PROROGA!!! Parola che “a orecchio” dovrebbe agevolare qualcosa o qualcuno, ma che si concretizza in uno strano e confuso stato d’animo generale, intriso di dubbi e di false aspettative, in cui si sentono discorsi del tipo: "Ma và vì com’è, ca ‘u raggiunier’ mije no s’ha fatte vive ancor’! eppure, mò passe Luglie, e nient’ancor’! Mah! Pòddarsi pure ca st’anne nò agghie paià niente!?!" Li ascolto e penso: <Si, si magari! Ma Babbo Natale arriva una volta l’anno, e questo non è periodo!> Pochi sanno che quest’anno è arrivata la tanto odiata, amata, sperata … Proroga. Un provvedimento nato per dare respiro, ma che finisce con l’affannare tutti! Un espediente che dovrebbe darci più tempo! Ma per cosa? Per controllare se su internet sono disponibili i DOWNLOAD dell’UPGRADE dei programmi per fare le dichiarazioni. Cosa sono? Beh! Semplici aggiornamenti! Che avvengono almeno due volte la settimana, in modo che a furia di scaricare e istallare, i computer si “inchiommano” e allora bisogna pulire…appena in tempo per istallare l’ennesimo aggiornamento… e la storia continua! Per passare notti rigirandoci nel letto pensando al commercialista che non ci chiama, e dopo ore di tormento trovare pace pensando : <eh! Ma dumane vòche! E me sent!> L’agonia da “IRPEF annunciata”, causata dalla proroga, è molto lenta, ma un lato positivo c’è: l’infarto ci verrà dopo! Si, parlo proprio di infarto! Quel malessere improvviso che ci colpirà, quando il commercialista ci comunicherà la cifra che ci vedremo addebitare sul conto corrente, e che fra qualche mese, ormai dimentichi della malasorte subita, ritroveremo sull’estratto conto, sotto la voce “pagamento F24” – e non capendo ci chiederemo: “F24? Ma jie l’aerie nò l’agghie mai pigghiate!?!”… E invece in tanti, entro l’8 Agosto prenderemo quell’aereo… un aereo che invece di decollare per farti volare, ti butta a terra lasciandoti con le tasche vuote o quanto meno alleggerite! Concludo dicendo che quello che ho scritto, forse ha poco a che fare col FISCO, ma concedetemi che le pernacchie e soprattutto le malesànghe, ci stanno tutte! Alla prossima! |
< Vid quidd d'apprim. |
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